Moduli wireless comunicazione e datalogger: come orientarsi nella scelta

Il fatto che viviamo in una società che è perennemente interconnessa rende senz’altro necessario sviluppare sempre nuove tecnologie che riescano a fornire un approccio intuitivo e immediato. I vari device che sono collegati tra loro, infatti, possono sfruttare varie tipologie di reti, tra cui una rete domestica intelligente, detta anche BAN, una rete personale, chiamata PAN, e una rete locale LAN.

Quest’ultima è soluzione che viene prediletta, dal momento che le dimensioni piuttosto contenute di tali reti bastano e avanzano per poter soddisfare tutti quei requisiti a livello di comunicazione che si riferiscono a un’area dai confini piuttosto limitati come può essere proprio una normalissima e comunissima abitazione. È chiaro che, per le loro caratteristiche, aziende, imprese e uffici necessitano di tecnologia ancora più potenti e spesso si orientano all’acquisto di interfacce per l’automazione, come si può notare sul portale trasformatoriamperometrici-pectech.com.

Una necessità diversa di acquisizione dei segnali

Come detto, il fatto di dover necessariamente acquisire i segnali dal campo è legata all’uso di apposite interfacce che offrono la possibilità di mettere a disposizione gli stessi al proprio controllore piuttosto che al PLC. Il condizionamento dei segnali, quindi, è molto importante per poter effettuare una corretta raccolta dei dati, garantendo al contempo affidabilità e protezione ai propri controlli, evitando ogni tipo di noia.

Ci sono diverse soluzioni che vengono messe, al giorno d’oggi, a disposizione dalle aziende che lavorano in questo settore. Tra gli altri, troviamo l’isolatore passivo oppure il convertitore di segnale con uscita analogica e seriale, per non parlare di un gran numero di moduli wireless differenti.

In modo particolare in ambito aziendale, è molto alta la richiesta di strumentazione e sensoristica apposita per misure su degli impianti, ma anche su delle macchine utensili, senza dimenticare quelle che vengono installate su degli edifici e devono continuamente monitorare e raccogliere dati e valori che si riferiscono ai processi e ai consumi energetici.

Data logger: ecco di cosa si tratta

Si tratta di device elettronici che si pongono come principale obiettivo quello di effettuare la misurazione e la registrazione di dati in maniera continua e a intervalli di tempo ben precisi. Tra le principali caratteristiche di questi dispositivi troviamo sicuramente quella di poter contare sulla presenza di specifici sensori interni oppure esterni che vengono incorporati, con l’intento di garantire una misurazione precisa di una serie di parametri e valori, tra cui troviamo l’umidità relativa, la temperatura dell’aria, la pressione, la corrente, la tensione, le vibrazioni e così via.

Nella maggior parte dei casi, l’alimentazione di questi dispositivi si verifica in maniera del tutto autonoma, sfruttando apposite batterie oppure degli accumulatori del tutto particolari. I dati che vengono memorizzati possono essere scaricati in men che non dica, in seguito, su un pc, per poi essere utilizzati in base alle proprie esigenze.

Tra i vantaggi più interessanti troviamo il fatto di essere non solo altamente versatili, ma pure con un alto grado di portabilità. Ecco spiegato il motivo per cui sono davvero numerose le applicazioni in un gran numero di settori, tornando utili per effettuare le più disparate rilevazioni.

In commercio si possono trovare, come si può facilmente intuire, datalogger di qualsiasi tipo, visto che hanno varie forme e dimensioni e, chiaramente, anche dei costi differenti. Ci sono dei datalogger esterni, che sono collegabili mediante dei cavi usb o oppure dei cavi di rete qualora il device impiegato venga sfruttato come vero e proprio backup di dati in una rete di pc.

Da notare come alcuni modelli di datalogger si caratterizzino per avere pure una forma simile a quella di una scheda intera al pc desktop. In questo modo, si possono montare direttamente tramite il sistema plug in sulla scheda madre dei pc.